Tiro a segno - Dall'Arco Guidi al Poligono
Il Bersaglio fu inaugurato nel 1862 tra Porta Castiglione e il Baraccano. Il primo colpo fu sparato dal generale Cialdini, comandante del IV Corpo d'Armata. Pur considerato un impianto provvisorio, rimase in funzione per oltre vent'anni, prima di trasferirsi, nel 1886, al Meloncello. Il nuovo Tiro a Segno fu collocato nei pressi dell'Arco Guidi, sul terreno dove poi sorse il Littoriale. Vi si svolsero gare importanti, soprattutto con il fucile modello ‘91. Durante la grande guerra questo luogo appartato fu scelto dall'autorità militare per l'esecuzione delle condanne a morte dei disertori.
Nel 1928 il tiro sportivo ebbe sede definitiva nel poligono di via Agucchi, a due passi dallo scalo ferroviario. Durante la seconda guerra mondiale, pur notevolmente danneggiato dai bombardamenti, fu utilizzato dai nazifascisti per le fucilazioni di partigiani e oppositori. Vi furono consumati almeno 13 eccidi, con 122 vittime accertate, e molte esecuzioni individuali.
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Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della "dotta" lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019
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La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017
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La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli, Roma, L'ancora, 2008
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Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986
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Antonio Brighetti, Località Arco Guidi. Storia e iconografia, Bologna, A. Gaggi, 1981