I "piagnoni" di Giovanni Putti alla Certosa

@ Via della Certosa, 18, Bologna (BO)
dal 1 gen al 31 dic 1809

Lo scultore Giovanni Putti (1771-1847), allievo molto apprezzato di Giacomo De Maria, è autore delle due statue in terracotta collocate sul cancello d'ingresso della Certosa.

Si capisce l'importanza di questi "piagnoni" (o “piangoloni”), affiancati da due geni funerari, considerando che in questo periodo il cimitero è tra i pochi luoghi rilevanti a Bologna per la scultura e l'architettura.

Putti, che sarà tra i collaboratori preferiti dell'arch. Ercole Gasparini (1771-1829), direttore dei lavori alla Certosa, è anche impegnato a Milano nel cantiere del duomo - assieme a Luigi Acquisti (1745-1823) e Giacomo De Maria (1762-1838) - e nella decorazione dell'Arco della Pace, con lo stesso Acquisti e Gaetano Monti.

Sarà autore di numerosi monumenti funerari (tombe Ottani, Benedetti Forestieri, Uttini, Buratti, Ferreris, Barbieri Mattioli, ecc.) e presente con diverse opere nelle chiese bolognesi.

Le sue sculture allegoriche in Santa Maria della Mascarella saranno distrutte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Scolpirà assieme a Luigi Roncagli e Alessandro Franceschi il timpano e le statue a tutto tondo che coronano la facciata di Santa Caterina di Strada Maggiore.

Nella chiesa di San Giuseppe in Val di Pietra, cantiere rappresentativo dell'arte bolognese a metà '800, l'artista, ormai anziano, coordinerà un gruppo di giovani scultori per la realizzazione di ventiquattro statue di santi e profeti.

Approfondimenti
  • 101 cose da sapere sulla Certosa di Bologna, a cura di Roberto Martorelli, Argelato, Minerva, 2023, scheda n. 11
  • Arte fuori le mura. Aspetti del patrimonio culturale del quartiere Costa-Saragozza dal Medioevo all'età della restaurazione, a cura di Donatella Biagi Maino, Roberta Bianconi Ventura, Cristina Casali, Massimo Medica, Bologna, Tamari, 1985, p. 92

  • Emanuela Bagattoni, Sull'arte della Certosa di Bologna in epoca neoclassica: dal prevalere della pittura all'affermazione della scultura, in: Lo splendore della forma. La scultura negli spazi della memoria, a cura di Mauro Felicori e Franco Sborgi, Bologna, Luca Sossella Editore, 2012, p. 239
  • Sandra Berresford, Italian memorial sculpture 1820-1940. A legacy of love, London, Lincoln, 2004, pp. 42-43
  • La Certosa di Bologna. Guida, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 2001, pp. 33, 67-70
  • Certosa di Bologna. Guida, a cura di Roberto Martorelli, Argelato, Minerva, 2016, p. 56
  • La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, pp. 247-248
  • La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, pp. 48-49, 112-115
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 153
  • Roberto Martorelli, Cento anni di scultura bolognese. L'album fotografico Belluzzi e le sculture del Museo civico del Risorgimento, Bologna, Museo del Risorgimento, 2008, pp. 11-17
  • Anna Maria Matteucci, I decoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento. Da Mauro Tesi ad Antonio Basoli, Milano, Electa, 2002, p. 490, 494 (L. Acquisti, G. De Maria)
  • San Giuseppe ai Cappuccini, a cura di Roberto Sernicola, Ferrara, Edisai, 2001, p. 45