CONCERTO STRAORDINARIO
Lunedì 4 settembre 2023 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Martha Argerich pianoforte
Federico Gad Crema pianoforte
Alexandra Achillea Pouta mezzosoprano
Peace Orchestra Project
Ricardo Castro direttore
Lunedì 4 settembre ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, in apertura della programmazione d’autunno di Bologna Festival, Martha Argerich sarà protagonista del concerto straordinario con la nuova Peace Orchestra Project diretta da Ricardo Castro.
La grande pianista argentina eseguirà il Concerto n.1 op.15 di Beethoven: i classici entrati nel suo repertorio, Beethoven come Mozart, sono versioni illuminate dalla luce del suono con una sensibilità preromantica.
Sul palcoscenico del Teatro Manzoni salirà anche il giovane pianista italiano Federico Gad Crema, curatore e ideatore di Peace Orchestra Project, per eseguire il brillante e gioioso Concerto n.2 op.102 di Šostakovič.
n apertura di concerto, la significativa Sinfonia n.2 “Un mondo nuovo” di Nicola Campogrande; a conclusione del programma la suite dall’Uccello di fuoco di Stravinskij: pagina di dirompente energia, sprigionata in tutta la sua forza nell’esecuzione della POP, neonata orchestra di giovani talenti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, provenienti da diverse parti del mondo e coinvolti in una iniziativa che attraverso la musica vuole favorire l’integrazione tra i giovani e l’armonizzazione tra le diverse comunità del pianeta.
La melodiosità del canto alla vita e alla bellezza della Sinfonia “Un mondo nuovo” di Nicola Campogrande – una Sinfonia dedicata all’Europa in tempi di guerra, composta nel 2022 – è affidata al giovane mezzosoprano greco Alexandra Achillea Pouta che intona i versi di Piero Bodrato voluti da Campogrande per l’ultimo movimento della sinfonia. «Parole meravigliose – spiega lo stesso Campogrande – che celebrano il gesto stesso del cantare come attività umana, comune a ogni popolo, a ogni civiltà, e capace di far esistere anche ciò che sino a un istante prima non esisteva. Per questo abbiamo poi scelto l’espressione “Un mondo nuovo” da far comparire nel titolo della partitura: le nostre sono infatti parole di fiducia in un mondo oggi attraversato dalla paura, parole per un mondo nuovo, nel quale vogliamo pensare di vivere, un mondo che la musica, ancora una volta, ci promette».
PROGRAMMA