Otago: 2 titoli tra i candidati al Premio Strega 2022
Due libri di autori rappresentati da Otago Literary Agency sono entrati nella selezione dei 12 titoli che si contenderanno il Premio Strega 2022.
Si tratta di Nina sull’argine di Veronica Galletta, pubblicato a ottobre 2021 da minimum fax, e di Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani, pubblicato a maggio 2021 da L’Orma editore.
L’agenzia letteraria Otago, attiva a Bologna dal 2010 e vincitrice dei bandi Incredibol! e CreatER Crescita creativa in Emilia-Romagna, si occupa di diritti d’autore rappresentando circa una cinquantina di autrici e autori italiani in tutto il mondo, così come cataloghi di editori italiani e stranieri, e agenzie letterarie straniere nel nostro mercato editoriale; in parallelo, svolge tutta una serie di servizi editoriali che portano alla realizzazione di un libro e alla comunicazione editoriale. Nel 2020 l’agenzia è stata tra i fondatori di ADALI, la prima associazione degli agenti letterari italiani.
I due soci, Marco Nardini e Vito di Battista, seguono gli autori passo passo, dall’idea che sta alla base del romanzo fino all’uscita dell’opera e alla promozione, supportandoli in ogni fase del processo di lavorazione del libro. Anche grazie alla collaborazione con professionisti e co-agenzie loro partner, si interfacciano con tutte le principali case editrici italiane e straniere e le produzioni cinema/tv per valorizzare le opere degli autori rappresentati.
Il Premio Strega, fondato a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del liquore Strega, è considerato il più importante premio letterario italiano, conteso ogni anno da decine di libri proposti dagli “Amici della Domenica“.
I 12 titoli entrano quindi a far parte della selezione ufficiale che il Comitato Direttivo del premio, composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine, ha scelto fra i 74 libri proposti.
Nina sull’argine di Veronica Galletta (minimum fax) è stato presentato al Premio Strega da Gianluca Lioni con la seguente motivazione:
‘Ingegnere alla sua prima grande opera di costruzione, emigrata dalla Sicilia in un immaginario paese del profondo nord, Caterina, detta “Nina”, è chiamata a dirigere i lavori sull’argine di Spina. Si ritrova catapultata dal nitore della teoria alle contraddizioni e all’imperfezione della pratica: il cantiere è fatica, polvere, fango, compromessi e imprevisti. Un microcosmo maschile di geometri, assessori, operai, capicantiere, gru, e scavi, che dipinge con un realismo insieme tecnico e magico.
La Galletta con una lingua asciutta, scarna, che pure si accende di tecnicismi, ci restituisce in filigrana temi diversi: il senso di solitudine, l’alienazione sul lavoro, la lotta con la natura nel tentativo di addomesticarla, l’impossibilità di raggiungere la perfezione. La costruzione di un argine si rivela quindi una metafora del nostro tempo, del senso di smarrimento e vulnerabilità individuale e collettivo che attraversa la nostra società. Galletta intreccia gli opposti per riportarli sulla pagina con un talento già dimostrato nel suo romanzo d’esordio, vincitore del Premio Campiello Opera Prima, ma qui ancora più a fuoco, ancora più palpabile e originale: fra le pieghe di un’umanità fatta di politiche contrastanti, ruoli da mantenere, tematiche spinose e abitudini da scardinare, la sua Nina scava e riemerge, distrugge e assembla, cercando quell’equilibrio indispensabile per portare a termine un progetto, nel lavoro come nella vita.’
La scheda di Nina sull’argine è disponibile a questo link
Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani (L’Orma) è stato presentato al Premio Strega da Giuseppe Conte con la seguente motivazione:
‘Il romanzo di Magliani si configura come romanzo storico, narra infatti le vicende di tre disertori dell’armata napoleonica durante la campagna d’Egitto e il loro avventuroso ritorno in patria, con attenzione ai personaggi e alle vicende che si svolgono su diversi piani e con diversi linguaggi narrativi. Ma è anche un romanzo di paesaggi, e in particolare quelli liguri sono descritti magistralmente con un linguaggio che conserva echi boiniani e biamontiani, di grande suggestione.’
La scheda di Il cannocchiale del tenente Dumont è disponibile a questo link
Per maggiori informazioni visita il sito www.otago.it