Legge regionale 21/2023 - Promozione culturale di rilevanza regionale o sovralocale
È uscito il primo bando a sostegno delle manifestazioni culturali per il periodo 2024-2026 con possibilità di chiedere contributi per un singolo anno o per l’intera triennalità.
La Regione Emilia-Romagna ha approvato la Legge 21/2023 in materia di promozione culturale che aggiorna e sostituisce la precedente Legge 37/1994: quest’ultima, per quasi trent’anni, ha costituito il presupposto normativo necessario a sostenere migliaia di progetti culturali, promossi da associazioni e istituzioni culturali, Comuni e Unioni di Comuni.
L’avviso pubblico ha una grossa novità rispetto la precedente Legge 37/1994: prevede infatti la possibilità di candidare il proprio progetto come progetto annuale (2024) o triennale (2024-2026).
La scadenza per partecipare, esclusivamente tramite la piattaforma SIB@C , è fissata per le 16:00 del 28 marzo 2024.
A chi desidera dare un’occhiata molto rapida ai criteri del bando, consigliamo queste slide. Ulteriori informazioni sono disponibili in questo webinar.
OBIETTIVI
L’Avviso è rivolto a sostenere progetti e attività di promozione culturale ispirati agli obiettivi previsti dalla nuova Legge regionale 21/2023, e finalizzati in particolare a:
- favorire la diffusione della cultura a livello decentrato, assicurando il sostegno regionale a manifestazioni che si caratterizzino per tradizione consolidata o per caratteri innovativi;
- sostenere le espressioni artistiche più innovative sia sul piano dei contenuti che su quello dei linguaggi e azioni che incentivino la creatività giovanile e la valorizzazione dei nuovi talenti;
- estendere le fasce di pubblico ed incrementare la fruizione di attività culturali da parte della collettività, anche attraverso nuove forme di sperimentazione e l’utilizzo del digitale, nonché attraverso lo sviluppo di nuovi canali culturali al fine di favorire una maggiore diversificazione dell’offerta culturale;
favorire il recupero e la valorizzazione sia della cultura popolare, della storia e delle - recuperare e valorizzare la cultura popolare, la storia e le tradizioni emiliano-romagnole e di altre culture, in un’ottica di inclusione e dialogo;
- promuovere e aiutare l’operatività, nei centri medi e piccoli, di teatri, cinema-teatri, auditorium e sale da concerto, riconoscendone il ruolo fondamentale per la crescita culturale e sociale della comunità e sperimentare azioni per le aree periferiche prive di luoghi preposti al pubblico spettacolo.
Non sono ammessi progetti che beneficiano di altri contributi regionali nell’anno 2024.
CHI PUO’ PARTECIPARE
Possono partecipare al bando:
a) Comuni del territorio regionale con popolazione inferiore ai 50.000 abitanti (con progetti candidati in forma singola fino ai 14.999 abitanti, mentre i Comuni con più di 15.000 abitanti possono candidare progetti sia in forma singola sia in rete, ma solo con altri Comuni);
b) Unioni di Comuni del territorio regionale (solo progetti in forma singola);
c) Enti del terzo settore che svolgano esclusivamente o prevalentemente la loro attività in ambito culturale, con sede legale o operativa sul territorio regionale e che alla data di chiusura dell’Avviso siano iscritti in una delle seguenti sezioni del Registro Unico Nazionale Terzo Settore (RUNTS): “Associazioni di promozione sociale”, “Organizzazioni di volontariato”, “Altri enti del terzo settore” (solo progetti in forma singola)
Non sono ammesse a partecipare a questo bando le fondazioni e le istituzioni culturali non iscritte al RUNTS, a cui sarà rivolto un bando successivo e specificatamente dedicato.
I progetti presentati dovranno svolgersi sul territorio regionale. I costi ritenuti ammissibili saranno quelli riferiti unicamente alle attività svolte nel territorio della Regione Emilia Romagna (i dettagli sulle spese riconosciute sono disponibili all’articolo 5 del bando).
Gli Enti del Terzo Settore finanziati nel 2024 ai sensi delle leggi regionali 13/1999, 18/2000, 20/2014 e n. 2/2018 (art. 5) non possono presentare domanda a questo bando presentando, rispettivamente: progetti di spettacolo dal vivo (legge 13/1999), di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale (legge 18/2000), progetti di cinema (legge 20/2014) e di musica (legge 2/2018).
Come anticipato, la principale novità è che è possibile candidare il proprio progetto per due possibili forme di finanziamento:
A - PROGETTI ANNUALI
Il progetto deve essere realizzato tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2024. Non sono ammessi progetti iniziati prima del 1 gennaio 2024 o già conclusi alla data di scadenza dell’avviso (fissata per il 28 marzo 2024).
Il costo complessivo minimo del progetto candidabile è di 25.000 euro, il costo massimo è pari a 150.000 euro.
I progetti possono essere presentati sia in forma singola (Enti Terzo Settore, Unioni di Comuni e Comuni) sia in forma associata o di rete (solo ai Comuni, senza coinvolgere altri tipi di enti o personalità giuridiche, e con almeno tre municipalità non capoluogo di provincia coinvolte).
Il contributo massimo riconosciuto sarà pari al 40% del costo totale del progetto, in ogni caso l’entità del contributo non potrà superare il deficit risultante dalla differenza fra costi e ricavi.
Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, dopo la presentazione della rendicontazione da fare entro il 30 gennaio 2025.
B - PROGETTI TRIENNALI
I progetti triennali 2024-2026 possono essere presentati solo in forma singola -non in rete. Per ciascuna annualità, le attività previste non devono iniziare prima del 1° gennaio e devono concludersi entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento.
I progetti triennali possono essere presentati da:
- i Comuni con più di 15.000 abitanti (ma meno di 50.000);
- le Unioni di Comuni;
- gli Enti del Terzo Settore che rispondono ai criteri precedentemente elencati.
I progetti presentati devono invece avere queste caratteristiche:
- un costo complessivo, per ciascuna annualità, tra i 50.000 e i 200.000 euro;
- devono essere consolidati, potendo vantare almeno 5 edizioni dal 2014 al 2023, anche non consecutive.
La percentuale massima di contributo concedibile può arrivare fino al 30% del costo del progetto. E’ prevista la liquidazione in un’unica tranche annuale dopo la presentazione delle singole rendicontazioni annuali (per il contributo 2024 entro il 30 gennaio 2025; per il 2025 entro il 29 gennaio 2026; per il 2026 entro il 28 gennaio 2027). anche in questo caso, l’entità del contributo non potrà superare il deficit risultante dalla differenza fra costi e ricavi.
RENDICONTAZIONE E RIMODULAZIONE DEI CONTRIBUTI
Tutti i dettagli sulla rendicontazione e la possibilità di rimodulazione dei contributi (in particolare in caso di scostamento tra i costi preventivi e quelli rendicontati) sono presentati agli articoli 13 e 14 del bando.
Tutte le informazioni di dettaglio e il bando, da leggere con attenzione, sono disponibili a questa pagina. Per partecipare c’è tempo fino alle 16:00 di giovedì 28 marzo 2024.