Creative Keys per il Museo Renato Brozzi di Traversetolo: il lancio di “Ma Quante Ne So?” il quiz internazionale per adulti e bambini
15 ott 2021
E' stato appena presentato e aperto ufficialmente il gioco internazionale "Ma Quante Ne So? I tesori nascosti di Traversetolo" realizzato da Creative Keys, vincitrici dell’edizione di Incredibol 2019, per il Comune di Traversetolo (Parma) e il Museo Renato Brozzi.
Una competizione internazionale, tra gaming e edutainment alla scoperta del Museo Brozzi e del territorio del Comune di Traversetolo, all’insegna dell’accessibilità del patrimonio culturale e storico-artistico.
Questo progetto, infatti, nasce dal lavoro precedente realizzato da Arternative srl per il museo che consiste in audioguide interattive e percorsi fisici dedicati a persone con disabilità. Per continuare il percorso intrapreso, anche questo contest ha visto il coinvolgimenti di differenti partner territoriali che hanno dato il loro apporto alla costruzione di domande dedicate all’accessibilità e hanno aiutato a rendere la piattaforma di gioco il più accessibile possibile.
Il progetto Ma Quante Ne So? è stato supportato dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel Mondo della Regione attraverso il bando dedicato agli enti locali e associazione di promozione sociale. Primo in classifica per gli enti locali, il Comune di Traversetolo ha coinvolto Creative Keys e Arternative per supporto tecnico e organizzativo necessario alla realizzazione del gioco. Arternative, infatti, già selezionato dal Comune di Bologna nel 2019 per il progetto il progetto europeo INTERREG Med CHEBEC, ha sviluppato la piattaforma di gioco grazie anche ad accorgimenti per la fruizione di persone con disabilità motorie o cognitive.
Un approccio resiliente e di ottimizzazione delle risorse
Il Museo Brozzi, che già da qualche tempo aveva cominciato a testare l’utilizzo di audioguide interattive e multimediali come accompagnamento museale, è stato fortemente colpito dalla mancanza di visitatori a causa della pandemia iniziata nel 2020. Per reagire al periodo di chiusura ha cominciato ad interrogarsi su come raggiungere gli utenti privati dell’esperienza della visita in loco e permettere che le visite, seppur virtuali, potessero continuare anche da “remoto”.
In modo molto pragmatico, si è voluto sfruttare il lavoro di ricerca e produzione di contenuti già avviato, sviluppando un servizio alternativo di digital entertainment che potesse intrigare potenziali utenti e mantenere un contatto con i frequentatori abituali.
Il rischio molto reale, infatti, era quello di non adattare il servizio alle improvvise nuove esigenze dei fruitori e amanti della cultura, costretti davanti a schermi di pc, tablet e smartphone, senza stimolare in modo adeguato l’interesse dall’utente al contenuto proposto.
Per questo è stato molto naturale proseguire il rapporto già in essere con i soggetti coinvolti nella fase di produzione dell’app QuickMuseum e del progetto “ARTernative Accessibili”, che ha portato alla vincita di Cultura di tutti, cultura per tutti per Parma Città della Cultura 2020, ottimizzando risorse e rafforzando conoscenze e relazioni.
Un gioco inclusivo
Il gioco è stato sviluppato anche grazie all’importante collaborazione delle sezioni locali di 4 associazioni nazionali legate ai temi dell'inclusione e dello sviluppo personale di individui e famiglie con esigenze particolari. Sin dagli albori, infatti, il progetto ha visto tra i suoi partner:
- ANMIC - Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (sezione di Parma);
- UICI - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (sezione di Parma);
- ANFFAS - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettive e/o Relazionali e del Neurosviluppo (sezione di Parma);
- ENS - Ente Nazionale Sordi (sezione di Parma).
- sottotitoli in italiano per i non udenti;
- traccia per lettori vocali;
- font facilmente leggibile;
- possibilità di giocare sia tramite pc che con dispositivi mobili.