'ANATOMIA DELL'ESSERE': un nuovo progetto artistico presentato da Mon île di Stefania Bandinu
16 nov 2021
Mon île di Stefania Bandinu - vincitrice di INCREDIBOL! - presenta Anatomia dell'Essere, un progetto multidisciplinare nato dalla collaborazione tra la danzatrice Elena Annovi e il fotografo Enrico Maria Bertani. Un percorso di indagine sul rapporto tra Uomo e Albero che si esprime attraverso la fotografia, il racconto filmico, la performance e si sviluppa in un progetto di arte condivisa.
Le opere nascono da atti performativi nei quali Elena Annovi si pone in ascolto dell'Albero e si confronta con esso usando il corpo mentre Enrico Maria Bertani traduce in scatti fotografici e immagini in movimento una danza che coinvolge di volta in volta un pino, una sequoia, un frassino oppure una quercia tagliata e lasciata a terra in un parco.
La boutique di Via Castiglione ospiterà in in mostra due serie di opere:
- Anatomia dell'Essere è composta da due serigrafie stampate a mano con inchiostri naturali su carta riciclata. In queste stampe di grande formato il corpo e gli alberi sono ritratti come silhouette nere, forme essenziali ed anime sensibili che si incontrano in uno spazio bianco e assoluto
- Pelle è invece un insieme di quattro trittici fotografici realizzati usando la macro fotografia e le tecniche di illuminazione tipiche del body landscape. Qui uno sguardo ravvicinato osserva le forme di pelle e cortecce per restituirne rugosità, anologie visive ed emozionali in immagini piene, quasi tattili e cariche di forza.
A dialogare con le opere in mostra saranno esposti in boutique i gioielli della serie Terra, una collezione di pezzi unici firmata dall'artista-artigiana Stefania Bandinu e realizzata in argento, resina, seta, legno e terra di Sardegna.
Elemento pieno e materico per eccellenza, la terra utilizzata nella collezione è stata raccolta sull'isola, cristallizzata per inclusione in forme rocciose e incastonata infine come pietra preziosa in moduli d'argento lavorato a mano. Stefania Bandinu racconta in questi pezzi il rapporto con le proprie radici: riflette sul concetto di appartenenza e trasforma come in un atto alchemico il peso delle origini in minerali leggeri fatti di trasparenze e di polvere.
Venerdì 19 novembre dalle 17:30 sarà possibile visitare lo spazio e incontrare gli autori.
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